L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

martedì 8 gennaio 2008

Parentopoli alla Sapienza di Roma

Avvisi di garanzia al Rettore Guarini e al professor Di Paola Indagati per “parentopoli” e appalti alla Sapienza Azione Universitaria: “ da anni denunciamo questi casi”

Roma, 7 Gennaio 2007

Il Rettore della Sapienza Renato Guarini ha ricevuto dalla procura di Roma un avviso di garanzia, relativo alle indagini su “parentopoli” e sull’appalto del parcheggio sotterraneo dell’ateneo, concesso al professore di estimo Leonardo Di Paola, anch’esso indagato. “Sono anni che denunciamo i casi di corruzione, di concorsi truccati alla sapienza, siamo soddisfatti che la magistratura sia intervenuta”, dichiara Matteo Petrella, dirigente nazionale di Azione Universitaria e aggiunge: “ci auguriamo che questo sia solo l’inizio, che le indagini facciano piena luce su questi e altri numerosi casi simili, con la speranza che tutto non venga insabbiato e non vi sia nessuno intervento di politici “amici” dei baroni”. Cristian Alicata, dirigente provinciale di AU aggiunge : “ con la scusa dell’autonomia i rettori gestiscono le università pubbliche come se fossero loro regni. Il Rettore Guarini e il professore Di Paola si sono scambiati dei ricchi “regali”, infatti la figlia del Rettore viene promossa ricercatrice da una commissione presieduta proprio da Di Paola, il quale ottiene successivamente l’appalto per la costruzione del parcheggio sotterraneo, un affare da 8,8 milioni di euro. Il minimo che potrebbe fare Guarini è dimettersi subito, presentandosi alla cerimonia dell’anno accademico prevista per il 17 gennaio confermerebbe il suo scarso senso di responsabilità e della legalità. Nei prossimi giorni presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere che l’università La Sapienza venga commissariata visto quello che sta succedendo. Nelle settimane che verranno saremo all’interno dell’ateneo per far sapere a tutti gli studenti che il Rettore gioca a monopoli con i soldi delle nostre tasse solo per i suoi interessi”.

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