L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

martedì 18 ottobre 2011

Il giro d'Italia in 150 passi.



VENERDI' 21 OTTOBRE, ALLE ORE 17:30 a Firenze, presso il Meeting del Forum Nazionale dei Giovani, Proposta 2011 verrà presentato il dvd 
"Il giro d'Italia in 150 passi." realizzato dalla Commissione Cultura della Legalità del FNG, con patrocinio del Ministero della gioventù e del 150° dell'unità d'Italia. con il progetto Legalità In-formazione.



Il lavoro che verrà presentato è diviso in tre parti, la prima (Legalità In-formazione) è il punto centrale del lavoro, un documentario che contiene video-interviste  a diversi protagonisti "noti" (Don Ciotti, Giancarlo Caselli, Nicola Gratteri, Orfeo Notaristefano). Contiene inoltre interviste itineranti a giovani in aree geografiche diverse.(nord, sud,centro italia).
L’obiettivo è  stato quello di raccogliere esperienze diverse, comuni e particolari per mettere a confronto diverse modalità di lotta alla criminalità organizzata e di promozione della legalità, si è scelto di raccogliere le testimonianze in aree geografiche  diverse per diffondere il concetto di cultura della legalità come valore unificante per le giovani generazioni a prescindere dalle realtà geografiche.

La seconda parte è un cortometraggio dal titolo " Un giorno da leone 100 da pecora". Viene messa a confronto una giornata tipo di un magistrato antimafia e di un latitante, vengono in particolare messe in risalto le criticità che caratterizzano le due vite, e la difficoltà soprattutto per il magistrato costretto a privarsi di molte sue libertà per perseguire i suoi scopi e servire la collettività ma che nonostante tutto vive "libero" e convinto di esserSI schierato dalla parte giusta.

La terza parte "il legalizzatore" è un video strutturato in maniera particolare. Lo scopo è quello di far notare come il rispetto della legalità non sia limitato soltanto ai casi più ‘gravi’, ma come la legalità passi anche per piccoli comportamenti quotidiani, che sono comunque alla base del vivere civile in una società. Nel video vengono "scovate" quelle piccole azioni quotidiane che commettiamo non agendo nelle legalità.Si prenda per esempio il mancato pagamento del biglietto sull'autobus, gettare le cartacce in strada ecc.ecc. L' obiettivo è far capire che anche con le piccole azioni influiscono sul benessere della collettività.

Tutto il materiale raccolto sul dvd verrà distribuito ad associazioni e  nelle scuole così da poter dare degli strumenti agli insegnanti ed educatori per approfondire le tematiche della legalità, a tal proposito nel libretto del dvd sono inserite delle attività che gli insegnanti/educatori possono realizzare con i loro ragazzi.
Il progetto è stato seguito in tutti i passi dalla commissione cultura della legalità del Fng, le attività allegate sono state realizzate dal pool di formatori del Fng. Il lavoro ha il patrocinio del Ministero della gioventù e del 150° dell'unità d'Italia. La realizzazione tecnica è frutto della collaborazione tra l'agenzia Capsulae e MedulaLab.

ecco il trailer:



Fate parlare gli indignati e capirete la vera ragione per cui sono precari


di Pietrangelo Buttafuoco

 Troppo comodo trasformare in fascisti i “compagni che sbagliano”, gli incappucciati che si prendono i cortei per fare la festa agli indignados. Troppo facile, poi, risolverla con lo sfascismo.


 In questa vicenda di borghesi stradaioli non c’entra nulla, infatti, il santo manganello. Non c’è il Novecento, non c’è la “Rissa in Galleria” e neanche “Città che sale”. Tutt’al più c’è quell’Ecce Homo di Marco Pannella scaracchiato da una manica di benpensanti giacobini.In attesa che ci scappi il morto è bene che si sappia che in queste stupide lagne giovanilistiche – cui può benissimo fare il paio la dichiarazione di Mario Draghi, ben lieto di scivolare dentro la demagogia – non c’è una sola scazzottatura, non un solo frammento dell’Avanguardia storica e sempre restando in attesa che ci scappi il morto si può stare sicuri di un fatto: neppure la ribellione delle masse può cominciare da piazza San Giovanni perché se solo ci fosse stata una goccia di olio di ricino si sarebbero sentite le note di “Rusticanella”, la marcia della marcia su Roma.Troppo comodo, poi, pensare che possano fare epoca. Sarà globale, infatti, la mobilitazione – ci sarà tutta una canea a muoversi – ma tutti questi indignados sono così a corto di concetti, di parole e di raziocinio che è proprio un’esagerazione andargli addosso con gli idranti della forza pubblica. E’ sufficiente farli parlare. Di tutti questi indignados, infatti, quelli interpellati a caldo, dopo gli incidenti di sabato – ma anche a freddo, a bocce ferme – non ce n’è uno che sappia fare la “O” col bicchiere. Il povero David Parenzo, in collegamento dalla piazza ancora rovente per “In Onda” su La7, dai leader raccolti intorno al suo microfono non riusciva a cavargli un costrutto che fosse uno, due parole messe in croce, tre neuroni in grado di sostenere una spiegazione del loro essere indignati. Stessa fatica per Bianca Berlinguer, sempre in collegamento con i giovani indignati al Tg3 “Linea notte”, che non riusciva a farsi dare una frase di senso compiuto da questi avanguardisti, incapaci perfino di dare una risposta a Mario Draghi.