L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

martedì 6 aprile 2010

6 Aprile 2010 ad 1 anno dal tragico terremoto dell'Abruzzo

E' passato 1 anno...Ascolto questa canzone e mi vengono i brividi...penso a quella notte..la scossa..sentita a anche a Roma...,lo spavento e la nn consapevolezza di ciò che accadeva a pochi km da me..la sveglia la mattina è la senzazione strana di sapere cosa fosse successo nella notte...i telegiornali e le prime notizie tragiche..le prime chiamate agli amici Abruzzesi, più stretti...e la senzazione d'impotenza verso madre natura... Poi le settimane seguenti...la voglia di rendersi utili da subito...l'organizzazione per gli aiuti e per i volantari, l'attesa per la chiamata per la partenza...e una piccola sensazione di felicità nel vedere un popolo unito per aiutare i propri fratelli in difficoltà...Poi la partenza...con un gruppo di fratelli..il viaggio....lo scenario surreale...l'arrivo a Navelli e l'incontro con altri fratelli...l'immersione totale in una realtà difficile ma stimolante i lavoro e la fratellanza tra persone appena conosciute...i sorrisi che allietavano la fatica...la gente che ti ringrazia anche per un minino gesto...la Folgore, Gatto, Pino, Antonio, Sergio.. la voglia di nn fermarsi mai e di mettersi a disposizione....la partenza in un giorno di pioggia....e la difficoltà a lasciare tutti e il pensiero di nn aver fatto abbastanza...poi le riflessioni...la gioia, le piccole soddisfazioni.....i nuovi fratelli da portare sempre nel cuore..la continua informazione sulle condizioni di ciò che si era iniziato...e la gioia di vedere che finalmente almeno questa volta le parole si erano trasformate in fatti....