L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

lunedì 15 ottobre 2012

Gocce di Sicilia - La Sicilia sulla tua tavola...ovunque tu sia

Da oggi su questo blog diamo spazio ad una lodevole iniziativa e presentiamo GOCCE DI SICILIA

Gocce di Sicilia è il posto giusto per chi ama la Sicilia e la buona tavola, per chi non ama mangiare male, per chi ama i sapori autentici e i profumi della natura, per chi nel cibo vuole trovare un'esperienza e non la semplice alimentazione. La qualità è il nostro chiodo fisso, abbiamo fatto di tutto per scovarla in ogni angolo di Sicilia e adesso la portiamo a casa vostra, sempre al giusto prezzo.


martedì 20 marzo 2012

Anche il kapò Schulz ammette la truffa dell’euro

da il Il Rapporto Aureo 
~ la giusta proporzione tra la misura del valore e il valore della misura
di Francesco Filini
Ebbene sì, anche l’alto rappresentante dell’eurocrazia Martin Schulz ha ammesso pubblicamente che le modalità con cui viene emessa la moneta europea da parte della BCE rappresenta la più grande truffa degli ultimi secoli.
E’ accaduto lo scorso 24 Febbraio durante l’incontro organizzato dal Forum Nazionale Giovani con il Presidente del Parlamento Europeo: un momento di confronto sui temi più svariati tra la nuova generazione italiana e l’alto rappresentate UE. Numerose le domande rivolte all’esponente della socialdemocrazia tedesca, tutte incentrate sul futuro dei giovani. Sono state evidenziate problematiche urgenti come le enormi difficoltà per l’accesso al credito, la disoccupazione giovanile e la scarsa attenzione rivolta dalla vecchia generazione nei confronti della nuova. Ma a movimentare la giornata ci ha pensato un giovane palermitano, Cristian Alicata, esponente romano di Azione Universitaria che ha chiesto al “Kapò” Schulz se non fosse da considerare la truffa più grande degli ultimi secoli il fatto che la BCE emetta denaro dal nulla prestandolo alle banche

commerciali all’1% e che queste poi possano o meno acquistare i titoli del debito degli stati europei a tassi che oscillano tra il 4 e il 7%. Incredibilmente, Schulz ha pubblicamente affermato di essere d’accordo con il giovane Alicata. Il Presidente del Parlamento Europeo ha inoltre sottolineato come la BCE sia la copia della Bundesbank, la Banca Centrale Tedesca nata alla fine della seconda guerra mondiale sulle ceneri della nazionalizzata Deutsche ReichsbankSecondo Schulz, la banca che coniava il Marco ha imposto le regole dell’euro a tutti gli stati dell’eurozona e l’indipendenza della BCE è garantita dalla Germania stessa che non consentirebbe un cambio delle regole; anche se, sempre secondo Schulz, il fatto che la Banca Centrale Europea non possa intervenire direttamente sulla politica monetaria degli stati (come accade in ogni parte del mondo, ad es. negli USA la FED emette il dollaro direttamente al tesoro, così come fa la Bank of England con la sterlina) è un controsenso.

mercoledì 8 febbraio 2012

PAOLO DI NELLA 09/02/1983 - 09/02/2012

"Noi non siamo uomini d'oggi, siamo nati in un tempo sbagliato. Ma siamo nati per davvero."

Paolo amava il suo quartiere, e proprio in nome di questo amore aveva programmato una battaglia per l'esproprio di Villa Chigi, che voleva far destinare a centro sociale e culturale. Per far partecipare gli abitanti del quartiere a questa battaglia sociale, il 3 febbraio sarebbe dovuta cominciare una raccolta di firme. Paolo, impegnato in prima persona nell'iniziativa, aveva dedicato gran parte della giornata del 2 ad affiggere manifesti che la rendevano pubblica. Dopo una breve interruzione, l'affissione riprese alle 22. Durante il percorso non ci furono incidenti, anche se Paolo e la giovane militante che lo accompagnava, notarono alcune presenze sospette. Verso le 0.45 Paolo si accingeva ad affiggere manifesti su un cartellone situato su uno spartitraffico di piazza Gondar. Qui sostavano due ragazzi che, appena Paolo voltò loro le spalle per mettere la colla, si diressero di corsa verso di lui. Uno di loro lo colpì alla testa. Poi, sempre di corsa, fuggirono per via Lagotana. Paolo, ancora stordito per il colpo, si diresse alla macchina, da dove la ragazza che lo accompagnava aveva assistito impotente alla scena.Dopo essersi sciacquato ad una fontanella la ferita ancora sanguinante, Paolo riportò in sede i manifesti e il secchio di colla. Verso l'1.30, rientrò a casa. I genitori lo sentirono lavarsi i capelli, muoversi inquieto e lamentarsi. Lo soccorsero chiamando un'ambulanza, che però arrivò quando ormai Paolo era già in coma. Solo nella tarda mattinata del giorno dopo, il 3 febbraio, Paolo venne operato, e gli vennero asportati due ematomi e un tratto di cranio frantumato. Le prime indagini furono condotte con estrema superficialità dal dirigente della Digos romana incaricato del caso, il dottor Marchionne. Non ci furono infatti né perquisizioni, né fermi di polizia tra gli esponenti dell'Autonomia Operaia del quartiere Africano. La ragazza che era con Paolo, unica testimone dell'agguato, venne interrogata dagli inquirenti che, più che all'accertamento dei fatti, sembravano interessati alla struttura organizzativa del Fronte della gioventù e ai nomi dei suoi dirigenti, magari per dar corpo all'ignobile storiella della "faida interna". L'istruttoria sembrò avere una solerte ripresa quando al capezzale di Paolo arrivò anche l'allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Passato però il momento di risonanza dovuto a questo gesto, tutto tornò ad essere chiuso in un cassetto. La sera del 9 febbraio, alle 20,05, dopo sette giorni di coma, la solitaria lotta di Paolo contro la morte giunse a termine.