L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

venerdì 20 giugno 2008

No alle Olimpiadi della repressione

"Metti all'angolo la repressione"


Questa la campagna nazionale promossa
e ideata da Azione giovani,
in
occasione del passaggio della torcia Olimpica in Tibet
(19/21 giugno 2008)
.

Parallelamente all’evento, che sta sollevando non poche polemiche in tutto il mondo, sabato 21 giugno si terra l’inedita sfida “Italia-Tibet”: mini-tornei di sport olimpici come l’atletica, calcio, ciclismo, lotta, pallacanestro, pallamano, pallavolo, pugilato, tennis tavolo, tiro con l'arco, allestiti in piazza e aperti a tutti.
In occasione del passaggio in Tibet del “fuoco sacro”, che rappresenta idealmente i valori stessi che lo sport incarna, rilanceremo quella che consideriamo una vera e propria battaglia di civiltà. Vogliamo un Tibet libero dall’oppressore cinese, capace di autodeterminarsi e che possa quanto prima ritrovare il suo Dalai Lama, ad oggi ancora dolorosamente e ingiustificatamente esiliato, a Roma, Firenze, Bari, Gorizia, Cagliari e in molte altre città saranno allestiti dei mini “villaggi dello sport” aperti a chiunque vorrà cimentarsi nelle discipline olimpiche. All’evento, che vedrà tra gli altri la partecipazione di numerosi esponenti politici, hanno aderito e collaborato anche le associazioni “Donne Tibetane” e “Student for Free Tibet”, che presenteranno le loro squadre di giovani Tibetani che sfideranno l’Italia nei mini tornei”.

lunedì 16 giugno 2008

lunedì 9 giugno 2008

Comunicato Stampa violenza alla Sapienza

Azione Universitaria Roma: “invitiamo tutte le associazioni e gruppi universitari a isolare i violenti e a schierarsi contro questo clima di intolleranza e illegalità”

“Il clima all’università la Sapienza di Roma continua ad essere teso, le facoltà sono ormai territori senza padrone dove ognuno si permette di fare ciò che vuole, come scrivere sui muri o bloccare l’entrata di una presidenza - è quanto afferma Matteo Petrella dirigente nazionale di AU - Azione Universitaria è rimasta equi-distante dai fatti delle scorse settimane ma non per questo ha rinunciato a dire la propria, abbiamo realizzato un volantino dove spieghiamo chi sono realmente i collettivi universitari, illustrando i fatti in cui, questi sedicenti difensori della libertà , si sono distinti per atti di violenza contro studenti universitari, sono loro i principali artefici di questo clima di odio che regna nell’ateneo romano e adesso cercano invece di ergersi a vittime della violenza. Siamo stanchi di vivere all’interno di un’ università dove una minoranza di studenti può porre il veto sulle iniziative da realizzare perpetrando questo obiettivo con la violenza”.
Cristian Alicata, dirigente provinciale di AU, aggiunge : “inoltre ci appare grottesco lo spettacolo offerto dall’istituzioni accademiche in questi giorni, è assurdo che il pro-rettore Frati si schieri apertamente con i collettivi dichiarando che l’università si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario, strumentalizzando la vicenda per pubblicizzare la sua prossima candidatura a Rettore della Sapienza, l’università non ha mai preso posizione sulle violenze e sull’anarchismo dei collettivi (che occupano illegalmente locali dell’università, impedendo lo svolgimento dell’attività didattica e creando disagi agli studenti), non si è mai esposta per condannare episodi di intolleranza ai danni degli studenti e adesso invece si schiera apertamente senza neanche aspettare l’esito del procedimento penale”.
Conclude Alicata: “noi da anni denunciamo tutte queste illegalità, ma non abbiamo mai ricevuto risposte degne di nota, La Sapienza ormai rappresenta una vera e propria anomalia e i concetti di libertà e democrazia, millantati in questi giorni, sono sconosciuti .
Chiediamo quindi a tutte le associazioni e gruppi universitari di schierarsi apertamente contro questo clima di violenza e contro la mancanza di legalità all’interno dell’ateneo, visto che ormai la situazione è diventata insostenibile, cercando di trovare una posizione comune che condanni tutti gli episodi d’intolleranza, senza strumentalizzazioni e giochi di parte, a tale proposito invitiamo le predette associazioni a sottoscrivere una lettera aperta al ministro Gelmini affinché predisponga delle ispezioni presso La Sapienza per verificare le situazioni di illegalità diffuse”.

venerdì 6 giugno 2008

Solidarietà ad Augusta

ECCO chi sono i collettivi universitari....come a Roma anche a Torino dimostrano la loro intolleranza e la loro violenza.

"Fascista, non puoi fare l'esame"

Uova e insulti degli autonomi: una studentessa di destra cacciata dall'università

Alla fine ha rinunciato. Niente esame di procedura penale, il terz’ultimo prima della laurea. Augusta Montaruli, 24 anni, studentessa di legge a Torino e dirigente di An-Azione Giovani, ieri mattina è stata affrontata da un gruppetto di autonomi, decisi a impedire le prove d’appello per ricordare gli incidenti alla Sapienza. Lei gira da quattro anni sotto scorta. Tre amici che la proteggono da insulti e anche aggressioni fisiche. «Sono abituata a questo clima, ma oggi era proprio impossibile. Ho ceduto per difendere gli studenti nella mia situazione. Assurdo».
«Fascistella, te ne devi andare. Qui non puoi entrare», le urlano. C’è anche uno slogan dedicato e lei: «Le donne di destra non sono liberate, sono solo serve e non emancipate». Le più accanite sono le ragazze. Neanche fosse una questione personale. Augusta è anche protagonista di un fumetto, pubblicato su un sito anarchico. Con una conclusione agghiacciante: «Premi con forza la faccia dell’Augusta per capire che pensa». L’Augusta ha 24 anni, di cognome fa Montaruli. Autonomi e sinistra radicale avevano organizzato il presidio. Immediata la contro-manifestazione dei ragazzi di destra. Lei è un tipo gracile, indossa un trench bianco e resta immobile per ore davanti all’ingresso, circondata dai militanti di An. Di fronte, una ventina di autonomi del collettivo universitario. Nasce così un’interminabile, bizzarra mattinata. Da una parte, verso l’uscita, il gruppetto di antagonisti. In mezzo un robusto cordone di poliziotti, diretti dal capo della Digos di Torino in persona, il vice-questore Giuseppe Petronzi. Ricapitolando: quelli del presidio di An, secondo gli antagonisti (striscione: «Via i nazi-fascisti dall’Università») non dovevano assolutamente uscire dall’ingresso principale, semmai da quello posteriore, tanto da rimarcare una fuga ingloriosa. Gli avversari non hanno ceduto di un millimetro, sino a quando gli appelli non sono finiti. La pazienza dei poliziotti è stata messa a dura a prova. Quando il leader, il dottorando Davide Grasso, ha tentato di aggirare gli agenti del reparto mobile, ed è stato allontanato senza se e senza ma, e quando, al 90’, la polizia è avanzata con decisione, sino a sospingere fuori dai cancelli gli autonomi, fradici di pioggia.
Cortine di fumogeni, lanci di uova e slogan funerei: «Camerata basco nero il tuo posto è al cimitero». Poi richiami nostalgici alle fucilazioni di massa delle «camicie nere». Scene di una guerra virtuale, come non accadeva da tempo, e seguite con estrema nonchalance dalla grandissima maggioranza dagli altri studenti. Acqua a dirotto; sotto le tende del chiosco-bar «Il rettore», gelati e coca-cola per ingannare il tempo, in attesa che lo spettacolo finisse. Chissà, magari con uno scontro vero, e non solo a parole. Risate e battute.
Ezio Pelizzetti, il rettore, non ride affatto. «Non credo assolutamente che sia giustificato questo clima di intolleranza. Tutti hanno il diritto a manifestare le proprie idee. L’università è un luogo di confronto, di scambi di idee e di pensiero. Devo dire che gli studenti torinesi sono 75 mila e solo una piccolissima percentuale ha scelto la strada della violenza. Spiace che le forze dell’ordine siano costrette a intervenire per garantire un clima libero. Noi, d’altra parte, che possiamo fare? Spiace per la studentessa, che ha rinunciato a sostenere l’esame».

giovedì 5 giugno 2008

Orlandina Basket - Una stagione di emozioni...



Un'altra pagina di storia è stata scritta... un altro sogno si è realizzato... un'altro anno pieno di gioie e sacrifici,
in giro per l'Italia per difendere e incitare due colori,
una fede, un ideale, una città.. per dire a tutti che.....

....NOI SIAMO CAPO D'ORLANDO!!!!!

ONORE A NOI
SEMPRE PRESENTI E FIERI
DEI NOSTRI IDEALI

martedì 3 giugno 2008

Anomalia Sapienza

*per leggere clicca sul volantino e ingradisci l'immagine ecco il volantino che Azione Universitaria Roma distribuirà all'università per far capire agli studenti chi sono i collettivi-mistificatori della Sapienza, parlano di aggressioni e violenze, ma sono i primi artefici di un clima di intolleranza che ormai da molti anni caratterizza il primo ateneo romano.

Intervista al Siculo sui fatti della Sapienza e confronto tra
Azione Universiataria e U.d.U.

domenica 1 giugno 2008

Dedicato a TE.....

  • che mi rendi felice,
  • che mi regali ogni giorno un emozione nuova
  • che mi fai vivere momenti magici e dolci ,
  • che mi riempi il cuore di gioia e amore....
GRAZIE MILLE



...da emozionarmi come quando siamo noi, nient'altro che noi.