L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

lunedì 11 giugno 2007

Quei bravi ragazzi......"compagni" di merende


INTERCETTAZIONI:

D'ALEMA A CONSORTE:"FACCI SOGNARE"
"Facci sognare! Vai!". E' quel che avrebbe detto l'attuale ministro degli Esteri Massimo D'Alema all'ex presidente di Unipol Giovanni Consorte in una telefonata intercettata sull'utenza di Consorte il 7 luglio 2005, alle 23:18, la cui trascrizione ha potuto essere oggi letta dalle parti, dopo che il gip Clementina Forleo ha depositato la perizia. Il colloquio è tra Consorte e Latorre ma a un certo punto il telefono viene passato a D'Alema che, rivolgendosi a Consorte a proposito della scalata Bnl, secondo quanto è trapelato - gli direbbe:

- D'Alema: va bene. Vai avanti vai!
- Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta.
- D'Alema: facci sognare. Vai!
- Consorte: anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo.
- D'Alema: e si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?
- Consorte: esatto. E' da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni.
- D'Alema: va bene, vai!

FASSINO A CONSORTE: STO ABBOTTONATISSIMO
"Sto abbottonatissimo". Sarebbero le parole del segretario dei Ds, Piero Fassino, in un colloquio intercettato del 5 luglio 2005 con l'ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte. E' una delle telefonate in cui politici (non indagati) parlano con indagati 'intercettati'. Nei testi, che hanno potuto oggi essere consultati dalle parti, i puntini sospensivi stanno per parti dell'intercettazione inintellegibili.
Fassino parlando con Consorte gli spiega che l'allora numero uno di Bnl, Luigi Abete, vuole vederlo per parlargli.

Ecco un brano tratto dalla perizia, trapelato oggi.
- Fassino: Gli... gli altri cosa fa? Perché mi ha chiamato
Abete.
- Consorte: sì
- Fassino: chiedendomi di vederci, non mi ha spiegato, cioé
voglio parlarti, parlarti a voce, a voce, viene tra un po'.
- Consorte: uhm.
- Fassino: su quel fronte lì cosa succede?
- Consorte: mah, guarda, su quel fronte lì... eh noi con..
però tu... ma questa... eh... non gliela devi dire a lui...
- Fassino: ma io non gli dico niente, voglio sapere, voglio solo
avere elementi utili per il colloquio.
- Consorte: no, no, no. No, no. Ti sto infatti...
- Fassino: sto abbottonatissimo.
- Consorte: eh. No, ma ti dico anche quello che puoi dire e non
dire, solo questo.
- Fassino: ecco meglio così. Dimmi tu.
- Consorte: noi, sostanzialmente con gli spagnoli un accordo
l'abbiamo raggiunto.
- Fassino: sì.
- Consorte: anzi, non sostanzialmente ma di fatto proprio,
concreto. Uhm! Naturalmente ci siamo riservati di sentire i
nostri organi.
La telefonata proseguirebbe su argomenti personali per poi
riprendere:
- Fassino: ma sarebbe un accordo che si configurerebbe come?
- Consorte: l'accordo si configura che noi aderiamo alla loro
ops...
- Fassino: eh.
- Consorte: loro ci danno il controllo di Bnl Vita.
La conversazione poco più sotto proseguirebbe:
- Fassino: vi passano a voi le quote di Bnl Vita?
- Consorte: sì.
Dopo ancora qualche battuta, la telefonata andrebbe avanti
così:
- Consorte: sì, sì e soprattutto ci danno tutti gli assets,
quindi otto miliardi di euro che Bnl Vita gestisce, cioé tutta
l'azienda proprio, praticamente no? Poi ci danno un altro
oggetto...
- Fassino: ehm.
- Consorte: che però non si può dire oggi.
Ancora più avanti la telefonata proseguirebbe:
- Consorte: e poi d'altra parte il vero problema è che noi non
riusciamo a chiudere l'accordo con Caltagirone, questo è il
problema vero.
- Fassino: qual è il problema?
- Consorte: fa richieste assurde.

COMPAGNO RICUCCI ALL'APPELLO, DICE A LATORRE
"Ormai questa mattina a Consorte gliel'ho detto: 'Datemi una tessera perche' io non gliela faccio piu", eh!". E' quel che avrebbe detto l'immobiliarista Stefano Ricucci in una telefonata a Nicola Latorre, fatta il 18 luglio 2005, e contenuta nella perizia depositata oggi per la consultazione delle parti. Secondo quanto riferisce chi ha avuto accesso ai testi, questa sarebbe parte del contenuto di quella telefonata (i puntini sospensivi stanno per parti dell'intercettazione inintellegibile):- Latorre: Stefano!- Ricucci: eccolo! Il compagno Ricucci all'appello!- Latorre: (ride)- Ricucci: ormai questa mattina a Consorte glielo ho detto: 'datemi una tessera perche' io non gliela faccio piu", eh!- Latorre: ormai sei diventato un pericolo sovversivo.- Ricucci: e si, eh!- Latorre: un pericolo sovversivo, rosso oltretutto.- Ricucci: c'é anche il bollino stamattina!- Latorre: si.- Ricucci: ho preso da Unipol io tutto... Ho preso, tutto a posto, abbiamo fatto tutte le operazioni con Unipol quindi...- Latorre: si, si.- Ricucci: non ti posso dire niente, eh! La conversazione proseguirebbe su temi personali (tra l'altro la festa in piazza a Porto Santo Stefano, all'Argentario, organizzata per la settimana successiva in occasione del matrimonio dell'immobiliarista con Anna Falchi). Latorre nel concludere la telefonata esorterebbe Ricucci a incontrarsi:- Latorre: si, si, si. No, ci do... non possiamo, dobbiamo parlarci un po'.

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