L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

martedì 29 aprile 2008

Roma, si cambia: Alemanno sindaco

Dura sconfitta per Rutelli, trionfa l'esponente del Pdl.

ROMA - Il centrosinistra riesce a conservare il controllo della Provincia di Roma, ma cede quello del Campidoglio. Gianni Alemanno, che già due anni fa aveva corso per la poltrona di sindaco sfidando Walter Veltroni e non aveva centrato l'obiettivo, sarà il nuovo sindaco di Roma. A spoglio ultimato, i dati parlano chiaro. E assegnano a lui un vantaggio di quasi sette punti (53,7% contro il 46,3%), sul suo antagonista, Francesco Rutelli. Il centrosinistra manterrà invece la guida della Provincia: a Enrico Gasbarra succederà il ds Nicola Zingaretti che con il 51,78% dei consensi ha battuto il forzista Alfredo Antoniozzi, fermo al 48,22%.

«SARO' SINDACO DI TUTTI» - Poco dopo le 18, con lo spoglio quasi ultimato, è stato lo stesso Alemanno ad intervenire per ringraziare gli elettori: «Quando si vince bisogna essere generosi - ha detto -. Ci lasciamo alle spalle tutti i veleni di questa campagna elettorale. Voglio essere il sindaco di tutti i romani. Vedo dalle percentuali che mi è stato dato un voto trasversale e ne terrò conto». Dall'analisi dei dati, sembra infatti evidente che diversi romani abbiano votato per Zingaretti alla Provincia e per Alemanno al Comune. Stando ai dati riportati dal sito del Comune di Roma, per Zingaretti hanno espresso il loro consenso 731.163 romani, garantendo al diessino il 50,95% dei voti espressi per la provincia nelle sezioni della sola capitale; per Rutelli hanno invece votato «solo» in 676.472: nella stessa giornata, insomma 54.691 elettori hanno insomma voltato la faccia al vicepremier. «Eravamo convinti di poter vincere - aveva spiegato poco prima il portavoce di Alemanno - ma questo distacco è superiore alle nostre previsioni».

FESTA NELLE STRADE - Dentro e fuori la sede del comitato elettorale dell'esponente di An, in via Salandra, già prima di cena si sono registrati assembramenti e caroselli di sostenitori esultanti. Fra le auto che transitano suonando il clacson sono stati notati anche diversi taxi, i cui titolari festeggiano le sconfitta della coalizione che nell'ultima consiliatura aveva provato a varare un provvedimento sulle liberalizzazioni delle licenze che era stato vigorosamente contestato dalla categoria. Sul successo di Alemanno è intervenuto anche il leader di An, Gianfranco Fini, secondo cui quella scritta con questo risultato elettorale è una «pagina storica per An», la sua «vittoria più bella».

L'AFFLUENZA - Intanto sono arrivati al Viminale i dati definitivi relativi all'affluenza: a livello nazionale è stata del 54,99% per le Provinciali e del 62,5% per le Comunali. Si è registrato mediamente un crollo di circa venti punti percentuali rispetto al primo turno, quando i votanti oscillarono tra il 74 e il 76%. In quell'occasione, però, si votava anche per il rinnovo del Parlamento nazionale e questo ha sicuramente favorito l'afflusso.

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