L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)

venerdì 16 maggio 2008

15 Maggio 2008 - Pozzecco chiude la carriera

Nel giorno in cui il playmaker di Capo d'Orlando da l'addio al basket, l'Air chiude la serie con la Pierrel, conquistando in un colpo solo l'accesso alle semifinali e alla prossima Eurolega.

Gianmarco Pozzecco celebrato dal presidente avellinese Ercolino. LaPresse

15 maggio 2008 - Gara-3 dei quarti di finale nei playoff di serie A: Avellino chiude la serie con Capo d'Orlando e vola in Eurolega, ma è soprattutto la serata di Gianmarco Pozzecco che dà l'addio al basket, salutato dall'ovazione del pubblico.

Air Avellino-Pierrel Capo d'Orlando 89-79 (serie 3-0)

Avellino entra nella storia. Capo d’Orlando cade per la terza volta e al Pala Del Mauro fa capolino il logo dell’Eurolega. Lacrime di gioia a fiumi, ma anche attimi di sincera commozione come quella che accompagna Gianmarco Pozzecco all’uscita dal parquet della sua ultima gara. Gli irpini lasciano esaurire le residue energie degli avversari che resistono solo un tempo trascinati da un positivo Wallace. L’Air costruisce la sua partita banchettando sotto le plance mentre un eccezionale Smith, al suo season high con 35 punti, fa saltare i piani di coach Sacchetti. L’avvio è nel segno di Wallace. L’ex Princeton mette su una prima frazione da urlo con 15 punti (3/3 dalla lunga distanza). La partita sale di tono con l’artiglieria pesante. I siciliani pur non assistiti dal solito Pozzecco, premiato nel pre-gara come miglior assist-man del campionato, chiudono in vantaggio il primo quarto (23-25 al 10’). Avellino però non si lascia intimorire, fa la voce grossa a rimbalzo e prova a scappar via. La Pierrel smarrisce la via del canestro e gli irpini si distendono in transizione con Green a dettare i giusti tempi. L’atletismo di Smith e due triple di un chirurgico Lisicky valgono il +10 (43-33 al 19’). Al ritorno in campo saltano i nervi a Wallace, sanzionato prima con un antisportivo e poi con un tecnico. Sacchetti si gioca la carta dei qAvellino entra nella storia. Capo d’Orlando cade per la terza volta e al Pala Del Mauro fa capolino il logo dell’Eurolega. Lacrime di gioia a fiumi, ma anche attimi di sincera commozione come quella che accompagna Gianmarco Pozzecco all’uscita dal parquet della sua ultima gara. Gli irpini lasciano esaurire le residue energie degli avversari che resistono solo un tempo trascinati da un positivo Wallace. L’Air costruisce la sua partita banchettando sotto le plance mentre un eccezionale Smith, al suo season high con 35 punti, fa saltare i piani di coach Sacchetti. L’avvio èuattro piccoli. Beck scalda la mano da oltre l’arco, ma il divario sotto le plance è a tratti imbarazzante (56-46 al 25’). Una giocata da tre punti di Pozzecco ringalluzzisce gli ospiti che salutano favorevolmente gli errori dalla lunetta di Williams e il quarto fallo di Burlacu. Una tripla della mosca atomica e una del rientrante Wallace riaprono il match (60-57 al 28’). Ci pensa uno Smith straripante (15 punti nel terzo quarto) a riallungare costruendo da solo un parziale di 9-2. Avellino chiude sul 69-63, ma incassa il quarto fallo di Williams. Smith non si ferma e un paio di palloni recuperati da Green compensano un paio di topiche di Bryan. Capo d’Orlando insiste senza successo con il tiro dalla lunga. Falls è freddo e l’Air si esalta con le stoppate di Campbell e le giocate di Green (79-67 al 35’). I padroni di casa chiudono in surplasse mentre il pubblico riserva la standing ovation a Pozzecco che esce in lacrime tra gli abbracci dei compagni e degli avversari.

Grazie Pozz.... per essere venuto a Capo d'Orlando, per averci regalato un sogno, per essere un pazzo scatenato, per averci scelto come ultimo pubblico a cui regalare le tue magie, per aver rappresentato questo splendido sport e per essere unico e inimitabile. Penso che nel nostro piccolo paese, che molti giocatori snobbano, tu ti sia trovato a meraviglia, hai subito apprezzato il nostro immenso spirito e ti sei fatto adottare da tutte le famiglie di Capo d'Orlando, noi nn dimenticheremo mai i tuoi lampi di genio e le tue divertentissime "cazzate", ci hai regalato un sogno e noi lo ricorderemo per sempre.... non penso che ti sia offeso se da parte nostra non hai mai sentito un coro, il nostro affetto te lo abbiamo sempre dimostrato in ogni angolo dello stivale, siamo sempre stati vicini a te e alla squadra per coronare tutti insieme questa splendida stagione... ONORE a te campione d'altri tempi e ONORE a noi (ultras) che con coerenza e mentalità ci siamo e ci saremo sempre.

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