La rissa soppiata ieri alla Sapienza tra militanti di Forza Nuova e studenti del collettivo di sinistra, in via De Lollis è l'ennesimo episodio di violenza perpetrato all'interno del primo ateneo romano. Da molto tempo ormai La Sapienza è sempre più schiava di alcuni "gruppuscoli" di studenti che si arrogano il diritto di decidire, cosa si possa o non possa fare, all'interno dell'università, il tutto condito con ripetuti atti di violenza verso coloro che vengono reputati nemici e indesiderati. Quello che è successo ieri nei pressi della Sapienza è intollerabile, da sempre i "veri studenti" si sono posti contro ogni forma di integralismo e intolleranza, auspicando anche che i responsabili di aggressioni vengano perseguiti. Resta comunque grave il problema, è assurdo che, in un Università libera e centro intellettuale esistano delle vere e proprie zone franche dove la democrazia e la libertà di pensiero sono ormai un utopia e dove non viene più garantita, a tutti, la possibilità di manifestazione e organizzare iniziative culturali . E’ triste infatti dover constatare come l'ateneo romano sia schiavo dell'azione intimidatoria dei collettivi e tutto ciò è tutt’altro che episodico e anche se conquista le prime pagine della grande stampa solo nelle occasioni importanti, come per la mancata visita del Papa o per scontri particolarmente violenti, c'è da dire che questo è un problema giornaliero, vissuto da molti studenti che voglio fare politica all'interno della Sapienza, intimidazioni e atti d'intolleranza si verificano ogni qual volta qulcuno cerca di esperimere un concetto diverso da quelli dei collettivi.
Ma la cosa ancor più grave è che tutto ciò viene fatto senza che le istituzioni universitarie intervengano, il Rettore o chi per lui, per l'ennesima volta ha dimostrato la sua totale ineguatezza a gestire determinate situazioni, non riesce a garantire, all'interno dell'ateneo più grande d'Europa, la libertà d'espressione e l'incolumità degli studenti. Molte volte è stato richiesto un suo intervento per avere un minimo di legalità, ma non sono mai arrivate risposte serie e precise, i collettivi continuano a fare il bello e il cattivo tempo, con aule occupate e utilizzate per fini tutt'altro che didattici, con studenti aggrediti e minacciati giorno per giorno.Tutti naturamente, ci auspichiamo che l'università non ritorni un luogo di scontro e violenza come lo era molti anni fa, ma c'è da constatare che il clima è molto caldo e qualcuno si è messo in testa di alzare la tensione, questo è molto pericoloso perchè fa tornare alla mente episodi passati che mai avremmo voluto ricordare, bisogna rifiutare la logica degli opposti estremismi e cercare di far tornare l'università un luogo di confronto culturale, dove tutti possano esperimere la propria opinione. Sappiamo bene che l'impresa è difficile e che molti remano in direzione totalmente opposta, cercando di imporsi con il plauso di professori e baroni, la sfida quindi è ardua e difficile, ma sicuramente non verrà lasciato terreno fertile a coloro che con il mito dell'antifascismo militante, hanno trasformato l'università in terreno di battaglia, del resto chi non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla.
Ma la cosa ancor più grave è che tutto ciò viene fatto senza che le istituzioni universitarie intervengano, il Rettore o chi per lui, per l'ennesima volta ha dimostrato la sua totale ineguatezza a gestire determinate situazioni, non riesce a garantire, all'interno dell'ateneo più grande d'Europa, la libertà d'espressione e l'incolumità degli studenti. Molte volte è stato richiesto un suo intervento per avere un minimo di legalità, ma non sono mai arrivate risposte serie e precise, i collettivi continuano a fare il bello e il cattivo tempo, con aule occupate e utilizzate per fini tutt'altro che didattici, con studenti aggrediti e minacciati giorno per giorno.Tutti naturamente, ci auspichiamo che l'università non ritorni un luogo di scontro e violenza come lo era molti anni fa, ma c'è da constatare che il clima è molto caldo e qualcuno si è messo in testa di alzare la tensione, questo è molto pericoloso perchè fa tornare alla mente episodi passati che mai avremmo voluto ricordare, bisogna rifiutare la logica degli opposti estremismi e cercare di far tornare l'università un luogo di confronto culturale, dove tutti possano esperimere la propria opinione. Sappiamo bene che l'impresa è difficile e che molti remano in direzione totalmente opposta, cercando di imporsi con il plauso di professori e baroni, la sfida quindi è ardua e difficile, ma sicuramente non verrà lasciato terreno fertile a coloro che con il mito dell'antifascismo militante, hanno trasformato l'università in terreno di battaglia, del resto chi non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla.
1 commento:
Ciao tesorino...sono Fede di Colle...ti ho linkato sul mio blog....bacio bacio!!!!
Posta un commento