Si prevede una partecipazione massiccia alla manifestazione di venerdì a Capo d’Orlando organizzata contro il previsto piano di ridimensionamento di Rfi lungo la tratta ferroviaria Messina Palermo.
Dopo l’appello del sindaco Enzo Sindoni, si moltiplicano le adesioni: l’1 giugno alla stazione di Capo d’Orlando sventoleranno le bandiere dei sindacati e dei partiti del centro-destra e del centro sinistra. La Cisl ha già organizzato una iniziativa a Messina, adesso la Uil, in un comunicato del segretario Costantino Amato, chiede la convocazione urgente di una conferenza di servizi che si ponga il preciso obiettivo di interloquire con il governo nazionale e regionale e con Rfi, pretendendo impegni certi in direzione del completamento del raddoppio ferroviario. La Uil sarà dunque a Capo d’Orlando venerdì, la protesta quindi sarà anche contro il governo nazionale che non può pensare di rilanciare il Mezzogiorno marginalizzando al contempo un territorio strategico come quello messinese. Per contrastare questo disimpegno, il taglio delle fermate e la soppressione dei terni a lunga percorrenza, ci si attende una straordinaria mobilitazione che coinvolga cittadini, lavoratori e imprenditori.
La nuova strategia della RFi viene bollata come antidemocratica ingiusta e allarmante.
Alla manifestazione di venerdì hanno aderito anche molti parlamentari: i deputati regionali della Margherita Laccoto e Rinaldi, Currenti di Alleanza Nazionale, Calanna dei Ds, Ballistrieri di Uniti per la Sicilia, mentre Carmelo Briguglio deputato di An, sta per presentare una interrogazione al ministro per le infrastrutture.
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