GABRIELE QUESTO E' PER TE
I veri padroni di Roma escono vittoriosi dall'arena della capitale
I veri padroni di Roma escono vittoriosi dall'arena della capitale
ROMA, 19 marzo 2008 - Ventiquattro punti di differenza in classifica, non in campo. La Lazio vince meritatamente il derby 3-2, stesso punteggio con il quale si era imposta la Roma all'andata. Segnano Pandev, Rocchi su rigore e Behrami a tempo scaduto, quando ormai i giallorossi credevano nel pari agguantato con Perrotta. Invece Spalletti e i suoi scivolano a -7 dall'Inter. Troppa la libertà concessa al tridente biancoceleste, intuizione di Delio Rossi che in poche giornate ha riportato la Lazio in zona Uefa. E pensare che la Roma era addirittura passata in vantaggio.
CHE GOLLONZO - Quello che accade alla mezz'ora ha dell'incredibile: i giallorossi sono in attacco, Vucinic cerca la profondità ma Behrami è attento e rinvia. Il caso, però, vuole che il pallone sbatta sulla spalla di Taddei e torni indietro, oltre Ballotta, in rete. Sull'Olimpico, per un attimo, cala il silenzio. Perché fin qui, e anche dopo, è solo Lazio, ben disposta dietro e imprevedibile davanti col suo tridente. Kolarov, schierato al posto di Radu, è un attaccante aggiunto ed è sfortunato quando al 7' Doni alza sulla traversa la sua punizione dalla trequarti. Ci provano anche Bianchi e Rocchi, ma Mexes e Juan fanno buona guardia. Nella Roma non va l'intesa tra la mediana e Perrotta che dovrebbe assistere Totti, così anche il capitano giallorosso non si vede. E la Lazio pareggia: splendida l'azione di prima Rocchi-Kolarov e cross al centro deviato da Doni su piedi di Pandev che non sbaglia (44').
BOTTA E RISPOSTA - Spalletti riporta l'ordine e nella ripresa è un'altra Roma anche se va subito sotto: Juan è in ritardo su Bianchi e lo atterra, è giusto il rigore realizzato da Rocchi al 13'. Pochi istanti prima, un palo esterno di Kolarov su punizione. I giallorossi non ci stanno: segna Totti ma è in fuorigioco, poi il capitano offre a Perrotta l'assist per il pari, che arriva al 17': 2-2. Spettacolo in campo, e panchine che si marcano stretto: fuori Taddei e dentro Giuly, fuori De Silvestri e Bianchi per Mutarelli e Mauri. Al 37' Totti ha nei piedi la palla del k.o. ma anziché servire Vucinic s'intestardisce nel dribbling e perde palla. Spalletti si gioca anche la carta Mancini ma è la Lazio a tornare in vantaggio a tempo scaduto: Mauri per Behrami, tiro potente e corsa sotto la curva. Finisce 3-2 come all'andata, ma stavolta l'Olimpico è biancoceleste.
Nel cielo bianco azzurro brilla una stella...... GABBO... lacrime di gioia....
Nessun commento:
Posta un commento