La forza del gruppo. La società della neo-promossa Orlandina e lo staff tecnico (grandi elogi del presidente Enzo Sindoni all’head-coach Peppe Condello, all’assistente Calogero Paparone e al preparatore atletico Pippo Ferrarotto) hanno espresso parole di ammirazione per tutta la squadra per quello che dato e che ancora darà nel finale di stagione. Giova ricordare che, dal 27 settembre al 3 ottobre scorsi, a Capo d’Orlando sono arrivati alla spicciolata i giocatori dell’appena ripescata in C Orlandina che si sono messi al lavoro senza preparazione e andando incontro a naturali problemi fisici: in tal senso simboleggiante l’Aimaretti zoppicante e che, praticamente, si reggeva su una sola gamba nelle prime giornate. Poi scoppiò il caso del tesseramento bloccato per le prime sei giornate del trio ex-Sarno (Moccia, Di Lauro, Milone) e solamente dall’inizio del girone di ritorno il gruppo ha potuto lavorare insieme quotidianamente o quasi. Malgrado tutto la forza devastante dell’Upea è simboleggiata dai numeri: 21 vittorie su 22 partite, 42 punti su 44 (44 su 46 senza l’esclusione del Comiso), unica sconfitta a Gela, guarda caso senza Ariel Aimaretti, nel girone di ritorno, Mvp del torneo, un invalicabile ombrello sotto le plance sui due lati del campo. “Sono felicissimo- dice il lungo italo-argentino- perché le vittorie non nascono mai da sole o per caso. Non possiamo nascondere che la società ha attrezzato una squadra super per la categoria ma non ci conoscevamo e non abbiamo lavorato insieme in estate. Siamo stati sempre mentalmente a posto, andando avanti incuranti degli infortuni e delle avversità perché è nato un gruppo vero che oggi sprizza gioia per la conquista della B, punto di ripartenza per Capo d’Orlando”. Il play Pablo Albertinazzi è stato l’indiscusso leader. “Mi è stato messo in mano il gioco della squadra- dice l’ex-Catanzaro- e ho fatto il mio compito insieme a questi splendidi compagni. Abbiamo vinto meritatamente ed è una vittoria di tutti, della società che vuole tornare in alto, dello staff tecnico, di noi giocatori, di questa eccezionale tifoseria che domenica sera è tornata numerosa ad incitarci”. Poche parole ma tante triple per Carmine Moccia, gran trascinatore nel match con Rosarno con i suoi 21 punti:”E’ stato emozionante, la vittoria di un campionato è sempre un piacevole momento, a coronamento dei sacrifici di una intera stagione. Adesso non ci fermiamo, vogliamo vincere tutte le altre gare in programma e guardiamo con attenzione alla Coppa Italia di C”. Il dirigente più giovane è anche quello più anziano: Antonio Gori, nell’estate 1996, convinse il suo datore di lavoro Enzo Sindoni ad abbracciare il basket lasciando la vice-presidenza dell’Orlandina calcio in serie D:”Dedico questa promozione a Peppe Condello, autentico uomo-Orlandina, tra i più grandi giocatori della nostra storia, assistente due anni fa di Sacchetti in A, oggi vincitore di un campionato in apertura, ne sono convinto, di una grande carriera di tecnico”. Oggi riprendono gli allenamenti: domenica arriva l’Amatori Messina per il derby e ci sarà un gradito ospite, Gianmarco Pozzecco. Che la festa continui!
L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)
martedì 16 marzo 2010
mercoledì 10 marzo 2010
Orlandina Basket, pronti a scrivere una nuova pagina della nostra storia...
Il prossimo impegno casalingo vedrà i ragazzi di Peppe Condello impegnati in una gara, contro Rosarno, che potrebbe significare la promozione matematica in serie B dilettanti per l'Orlandina Basket... siamo pronti per esplodere in un grido di gioia...
Domenica cancelleremo un quarto della ferita infertaci,
Non importa essere in tanti,
ma credo che sia giusto che tanti, tantissimi, sappiano che
l'Upea è viva, forte con intatta voglia di vincere.
Perchè l'Upea è passione pura, sentimento vero, energia e voglia di vivere
mercoledì 3 marzo 2010
SCUSA MA NON TI VOGLIAMO.......alla Sapienza
Giovedì 4 marzo, l’Università la Sapienza di Roma, ha organizzato un incontro con Federico Moccia definendolo il “cantore del mondo adolescenziale” e un punto di riferimento giovanile. A questa “indagine sociologico-culturale” realizzata dai “cultori del mondo accademico” NON CI STIAMO!!!
Crediamo che non rappresenti la vita reale e che appiattisca situazioni e valori, oscillando sull’indecenza artistica.Moccia rappresenta un decadentismo valoriale non proprio della nostra generazione.
Noi non crediamo nella banalizzazione dei sentimenti e nel disimpegno sociale, ma crediamo che tutti i giovani portino con sé la voglia di mettersi in gioco e realizzare se stessi e una migliore società civile.
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