vergognosamente, cancellato un sogno ....
L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)
lunedì 29 settembre 2008
Upea Capo d'Orlando esclusa... It's a shame!
vergognosamente, cancellato un sogno ....
martedì 23 settembre 2008
Azione Universitaria Roma: “elezioni del rettore alla Sapienza falsate!!
«Gabbo vive ancora»
l’omicidio di Gabriele Sandri"
mercoledì 17 settembre 2008
Fascismo e antifascismo. La lettera di Giorgia Meloni
credo che a nessuno di voi sia sfuggito il tentativo di strumentalizzazione messo in atto sulla antica diatriba fascismo-antifascismo ai danni di Azione giovani, anche per qualche nostra ingenuità.
Ero convinta che il comportamento di migliaia di ragazzi nell’incontro con il presidente Fini ad Atreju avesse rivelato alla politica e al mondo dell’informazione qualcosa di più del nostro modo di essere e di pensare.
Così non è stato. Così non si è voluto che fosse.
Ritengo dunque opportuno intervenire, anche per non essere ingiustamente attaccati in nome di cose né dette né pensate.
Non cadete nel tranello. Siamo stati e restiamo gente che crede nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e nella giustizia.
Siamo quelli che ogni giorno consumano i migliori anni della propria gioventù per difendere questi valori, al punto che se oggi qualcuno si mettesse in testa di reprimerli – come avviene in Cina, a Cuba o in altre parti del mondo – noi li difenderemmo con la vita. Sono i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo.
Certo, c’è stato anche un antifascismo “militante” in nome del quale sono stati uccisi presunti fascisti e anche antifascisti, sono stati infoibati vecchi, donne e bambini, sono stati eliminati ragazzi di sedici anni che avevano come unica colpa quella di far parte della nostra organizzazione. Certo, ancora oggi, in nome dell’antifascismo “militante” ad alcuni di noi viene impedito di andare a scuola, all’università, al cinema.
Si tratta della mia obiezione ed è la stessa di Gianfranco Fini che, ad Atreju, ha operato questa distinzione, parlando di un antifascismo democratico e uno non democratico, ovvero di una parte di questo fenomeno nei cui valori ci riconosciamo e di un’altra parte le cui gesta sono distanti anni luce dai principi nei quali crediamo (e nei quali dovrebbe credere anche l’altro antifascismo). Noi rifiutiamo ogni forma di violenza, oppressione e intolleranza.
Gianfranco Fini ha operato questa distinzione senza soffermarcisi perché voleva che il suo giudizio sul fascismo fosse chiaro, netto, definitivo. Sapeva che molti di noi sarebbero stati feriti da questo atteggiamento, ma non ha voluto blandirci come fossimo ragazzini inconsapevoli. Sapeva di avere davanti gente piena di dignità, giovane e matura nello stesso tempo. Ed è quello che siamo.
E allora guai a offrire pretesti a una sinistra terrorizzata dall’impossibilità di utilizzare ancora contro di noi quella carta jolly rappresentata dall’accusa di fascismo. Guai a farci mettere ancora sotto accusa da chi, per storia, ha decisamente poche lezioni da offrire. Così da poter essere finalmente noi a chiedere conto del perché, ancora oggi, non una parola di solidarietà venga spesa dai sedicenti democratici quando i ragazzi di Ag vengono aggrediti o le loro sedi date alle fiamme.
E adesso, per favore, basta.
Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo. Mi rivolgo a tutti, dentro e fuori da Azione Giovani, dentro e fuori da An, dal Pdl, da Montecitorio, dalla politica italiana intera. Pietà! Siamo nati a ridosso degli anni ’80 e ’90, siamo tutti protesi anima, cuore e testa nel nuovo millennio. Dobbiamo respingere insieme questo tentativo di rinchiudere quella meravigliosa gioventù che svolgeva poche ore fa la più grande manifestazione giovanile d’Italia in uno spazio angusto di quasi cento anni or sono. Ragazzi, stiamo vincendo e questo non va giù a una sinistra sempre più priva di risposte concrete e suggestioni efficaci. Che ha completamente perso il contatto con la nostra generazione e ora cerca di costringerci all’interno di una galera civile per evitare che il nostro amore possa continuare a contagiare altri giovani italiani.
Non ne posso più di parlare di fascismo e antifascismo, e non intendo farlo ancora. Voglio fare altro, occuparmi di questo presente e di questo futuro. Come ognuno di voi, voglio fare politica nell’Italia di oggi, per dare una speranza all’Italia di domani.
Tutto il resto è noia.
martedì 16 settembre 2008
Azione Giovani, Riflessioni sull' antifascismo
Azione Giovani Roma -
Circa due anni fa, non nel 1943, il più importante sito della rete antifascista italiana, Indymedia, pubblicò un articolo di commento a una iniziativa di Azione giovani di Roma e ritenne utile mettere vicino al mio nome anche il mio indirizzo di casa, con l'evidente intento di puntare l'indice contro di me e di indicarmi come bersaglio da colpire. Ho pensato: “Come potrei aderire alla cerchia dei miei aguzzini? Come potrei dichiararmi antifascista?”. Ma sono andato oltre per non farne una questione personale.
Mi sono ricordato poi che negli ultimi 5 anni, non nel 1943, almeno per una ventina di volte le nostre sedi sono state bersaglio di assalti, devastazioni, attentati incendiari, da parte di personaggi che si vantavano di essere antifascisti. Mi ci vedi a tirare le bombe molotov contro una sede di partito? Addirittura contro una sede del mio partito? Mi sono detto no, non posso essere antifascista. Poi riflettendo ho fatto autocritica e ho pensato che magari sono troppo legato a questa idea delle sedi quelle che una volta si chiamavano "sezioni". Allora sono andato avanti.
Mi sono ricordato, però, che negli ultimi cinque anni, non nel 1943, i ragazzi di Ag in tutta Italia hanno subito numerose aggressioni nel nome dell'antifascismo, aggressioni verbali e fisiche, bastonate, sprangate per capirci. Ti sembra possibile che il presidente di Azione giovani a Roma si aggiri per la sua città a sprangare i propri ragazzi? “No, non posso proprio essere antifascista”, ho pensato ancora fra me e me. Poi per non lasciare nulla di intentato ho detto magari sono troppo sentimentale, così legato a questi ragazzi con i quali condivido un percorso umano prima che politico.
Sono andato un po' indietro nel tempo fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che alcune decine di ragazzi come me, che facevano quello che faccio io oggi, sono stati uccisi dall'odio degli antifascisti e francamente a quel punto sono crollato.
Ce l’ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo.
A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell’antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti.
Federico Iadicicco
(Presidente Azione Giovani Roma)
“Io vi risponderò con Paolo di Tarso, che non faccio il bene che pure voglio, ma il male che non voglio, ed aggiungerò che l’angelo che in noi dorme, suole svegliarsi quando la bestia lo trascina, e destandosi piange la sua schiavitù e la sua disgrazia. Quanti buoni sentimenti nascono dalle cattive azioni in cui la bestia ci precipita”
Miguel De Unamuno
lunedì 15 settembre 2008
Fini e l'Antifascismo...un falso storico
Nella platea di Atreju c'erano giovani che forse non si sono mai detti fascisti (a differenza di Fini) e che la storia la studiano o l'hanno studiata e sanno ben scindere il bene dal male, ma nn per questo devono sentirsi anti-fascisti, anzi sono ragazzi che lottano giorno per giorno per la libertà(scuole e università), per l'uguaglianza(proprio contro chi si fregia di essere un anti-fascista militante) e per la giustizia sociale( che lui da politico dovrebbe garantirci).
Forse il caro Gianfranco non conosce bene i suoi giovani o forse li frequenta poco, non lo sa che non abbiamo bisogno delle sue svolte per capire in che mondo e società viviamo, se in questi anni Azione Giovani, Azione Universitaria e Azione Studentesca si sono affermati nel territorio nelle università e nelle scuole è perchè noi siamo immersi nel nostro tempo, ascoltiamo la musica dei nostri coetanei, conosciamo i loro problemi, forse meglio dei nostri leader, raccogliamo il loro consenso proprio perchè non siamo nostalgici e fuori dal mondo.
E se qualcuno si domanda come mai siamo cosi ostili all'anti-fascismo a Fini e a tutti i sapiens ricordiamo che in nome di questo valore noi (ragazzi di destra) veniamo ancora discriminati, insultati e aggrediti e che in una parte della storia dimenticata( Fini ne dovrebbe sapere qualcosa) altri ragazzi hanno perso la vita e altri sono stati fucilati o infoibati, forse la lezioncina su quali valori rappresenta l'anti-fascismo Fini la dovrebbe fare, da presidente della Camera, a chi ancora oggi parla di pericolo fascista e incita all'odio politico.
Caro presidente NOI non facciamo politica per hobby, siamo giovani, ma siamo maturi e l'abbiamo dimostrato in questa fase di nascita del PDL e non fischiandola per le assurdità che ha detto sabato mattina, quindi ci risparmi la sua saccenza e la sua prosopopea, noi nn siamo fascisti ma nn siamo neanche anti-fascisti, NOI riusciamo a scindere i fotogrammi giusti e sbagliati della nostra storia e difenderemo sempre chi prima di noi ha deciso di schierarsi dalla parte sbagliata(come dice lei erano in buona fede).
Non accettiamo l'ennesima lezione di storia e di vita, soprattutto dal nostro capo e a casa nostra, per l'ennesimo anno Atreju è stato un laboratorio ricco di idee, frutto di una generazione di giovani che lottano e elaborano politica e continuano a fare sacrifici, anche per chi li continua a considerare massa non pensante.
Concludo con una frase inviatami oggi, da un' amica-camerata, che rappresente il nostro modo di fare politica.
non sempre il cielo è limpido e alcuni voli in picchiata
rischiano di spezzarci le ali..
Ma quelli come NOI non conoscono paura
ma rabbia che trasformata in amore
ci porterà in alto ancora
fino alla prossima sfida, fino alla VITTORIA!!
martedì 9 settembre 2008
giovedì 4 settembre 2008
ATREJU 2008 - IL PROGRAMMA
- ore 17:00
Una festa a lungo attesa
Inaugurazione di Atreju ‘08 - ore 18:00
Ti chiamerò Futuro
Alla ricerca del difficile equilibrio tra flessibilità e precariato
Si confrontano: Maurizio Sacconi, Federica Guidi, Renata Polverini, Tiziano Treu - ore 19:30
Tempi moderni
La sfida italiana nell’era globale
10 domande a Giulio Tremonti - ore 20.30
Premio Atreju 2008 a Clemente Russo
Partecipano: Claudio Barbaro e Riccardo Andriani - ore 21:00
All In! Torneo di Texas Hold’em per beneficenza
Tra i partecipanti anche: Pupo, Fabio e Maurizio Caressa, Lillo, Gianluca Ansanelli e Katia Ricciarelli - ore 21.30
“Come se fosse”
Il cabaret di Pablo e Pedro
- ore 11.00
I giochi (poco) olimpici di Atreju: Gare, sfide, tornei, piscina - ore 13.00
La grande abbuffata. Pranzo Comunitario - ore 15.00
Hobbiville: libri, mostre laboratori, incontri - ore 17.00
Per chi suona il campanile
Mille Federalismi, Una sola Italia
Si confrontano: Gianni Alemanno, Flavio Tosi, Sergio Cofferati - ore 18:30
Il Cavaliere che fece l’impresa?
Idee, suggestioni e concretezza: quale politica per lasciare il segno
SILVIO BERLUSCONI a confronto con i giovani del Popolo della Libertà
Introduce: Giorgia Meloni - ore 20:00 Premio Atreju 08 a Jitka Frantova Pelikanova, moglie di Jiri Pelikan, direttore della tv cecoslovacca all’epoca della Primavera di Praga, perseguitato dai sovietici, esule in Italia
Partecipa: Andrea Ronchi - ore 21:30
La Compagnia dell’Anello in concerto - ore 23.00
Lunatrash in “Eccezzziunali… veramente! Tour 2008”
- ore 10:00
I giochi (poco) olimpici di Atreju: Gare, sfide, tornei, piscina - ore 11:00
Assemblea rappresentanti CNSU - ore 13.00
La grande abbuffata. Pranzo Comunitario - ore 15.00
Hobbiville: libri, mostre laboratori, incontri - ore 16.00
Premio Atreju 2008 al dott. Mario Melazzini - ore 17:00
Piccolo Mondo Moderno
I nuovi bisogni tra progresso, qualità della vita e sicurezza sociale
Si confrontano: Fabio Rampelli, Angelo Bonelli, Folco Quilici, Carlo Ripa di Meana, Mario Tozzi - ore 18:30
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla storia d’Italia ma non avete mai osato chiedere
La scatola nera 10 domande a Francesco Cossiga - ore 19:30
Salvate il soldato Rossi
Interesse nazionale e impegno umanitario nell’era post-ideologica
Si confrontano: Ignazio La Russa, Piero Fassino, Carlo Jean, Lucia Annunziata - ore 21:30
Finley in concerto
- ore 10:30
Dove Nietzsche e Marx si davano la mano
Destra, sinistra, centro: la politica, i giovani e le istituzioni 40 anni dopo il ’68.
GIANFRANCO FINI a confronto con i rappresentanti dei principali movimenti politici giovanili
Partecipano: Giorgia Meloni, Paolo Grimoldi, Piersante Morandini, Francesco Pasquali, Pina Picierno, Fausto Raciti - ore 13.00
La grande abbuffata. Pranzo Comunitario - ore 15.00
Hobbiville: libri, mostre laboratori, incontri - ore 15:00
Io speriamo che me la cavo
Gli studenti a confronto con Maria Stella Gelmini sul futuro della scuola italiana
Interviene: Laura Marsilio - ore 17:00
C’era una volta in Italia
L’identità nazionale come risorsa culturale del centrodestra.
Si confrontano: Sandro Bondi, Ernesto Galli della Loggia, Gennaro Malgieri - ore 18.30
La strada
Valori, percorso e futuro della destra italiana
10 domande a Maurizio Gasparri - ore 19:30
Và dove ti porta il merito
Analisi e proposte per una rivoluzione meritocratica
Si confrontano: Renato Brunetta, Roger Abravanel, Giovanni Floris, Enrico Letta, Paolo Corsini - ore 21:30
Edoardo Bennato in concerto - ore 23.30
Festa in piscina “Ballo senza sballo”
- ore 10.00
I giochi (poco) olimpici di Atreju: Gare, sfide, tornei, piscina - ore 12.00
Conclusioni