UNA REALTA' SCONOSCIUTA E PERICOLOSA
L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)
mercoledì 28 novembre 2007
martedì 27 novembre 2007
Lotta alla criminalità.. senza se e senza ma....
Le idee, i sogni,la tecnica di un pugno di uomini che hanno combattuto la mafia, mentri altri, accanto alle spalle, nelle retrovie, preparavano il loro smantellamento
Da sempre mi sono interessato ai temi che riguardano la lotta alla criminalità organizzata, da sempre porto nel cuore quel 1992, che è il mio primo ricordo di voglia di raegire e da sempre penso che ognuno nel suo piccolo debba fare qualcosa per rendere questo mondo migliore. Poi pian piano crescendo ho capito che nn tutti vogliono realmente combattere la mafia, la 'ndrangheta e tutte le altre forme di criminalità, ma la cosa che mi ha fatto più male è la consapevolezza che lo stato e la politica non vogliono fare niente per combatterla, anzi sono sempre più collusi con essa e le lasciano un raggio d'azione sempre più ampio.
Spesso ci si chiede come mai la gente nn si ribella e come mai la gente nn denuncia i suoi estortori, la risposta è una sola, la gente non si fida più delle istituzioni , non si fida più della politica e non vede una risposta adeguata, da parte dello stato, alla lotta alla criminalità. Molti decidono di cedere e di assicurarsi una relativa tranquillità pur di nn affidarsi allo stato e nonostante molti dei capi vengano assicurati alla giustizia, la mentalità mafiosa e sempre più insita nella società.
A tutto ciò come risponde un ministro della giustizia........
ecco: Mastella censura 1 e 2
se questa è la risposta dello stato siamo proprio messi bene....
Io da siciliano onesto continuo a seguire l'esempio di Paolo e Giovanni e di tutti quelli che ogni giorno lottano e si ribellano alla mafia, sarò sempre dalla loro parte e cercherò sempre di andare avanti A TESTA ALTA....
A tutto ciò come risponde un ministro della giustizia........
ecco: Mastella censura 1 e 2
se questa è la risposta dello stato siamo proprio messi bene....
Io da siciliano onesto continuo a seguire l'esempio di Paolo e Giovanni e di tutti quelli che ogni giorno lottano e si ribellano alla mafia, sarò sempre dalla loro parte e cercherò sempre di andare avanti A TESTA ALTA....
NON LI AVETE UCCISI..... LE LORO IDEE CAMMINANO SULLE NOSTRE GAMBE
giovedì 15 novembre 2007
Ciao Gabbo..........buon viaggio......
In in una giornata grigia come i nostri cuori e gonfia di pioggia, come i nostri occhi di lacrime, ti abbiamo accompagnato per l'ultima tua trasferta...
Cristian
In quella tragica domenica con te se ne andata una parte di tutti noi (ULTRAS), gente che porta avanti un ideale di vita e che ha dei valori ben saldi.
Non vogliamo fare di te un martire solo per oppurtunità, non cerchiamo un mito da strumentalizzare, ma vediamo in te tutti noi, tutto il nostro mondo e siamo incazzati neri per quello che ti è successo e per come va la nostra società, vogliamo solo giustizia per te e per tutti quelli che hanno subito e subiscono ingiustizie. Siamo stanchi di essere criminalizzati tutti, ognuno di noi ha una fede e cerca di onorarla e difenderla, siamo un mondo vivo, pieno di gioia e rabbia, ma sappiamo quali sono i valori da rispettare e ieri al tuo funerale l'abbiamo dimostrato, eravamo tutti li, fianco a fianco, senza rivalità, per salutare uno di noi un ragazzo che faceva sacrifici per la sua squadra del cuore, PER NOI..... LA VITA E' UN VALORE
ciao fratello ultras... da oggi canteremo anche per te.....
Non vogliamo fare di te un martire solo per oppurtunità, non cerchiamo un mito da strumentalizzare, ma vediamo in te tutti noi, tutto il nostro mondo e siamo incazzati neri per quello che ti è successo e per come va la nostra società, vogliamo solo giustizia per te e per tutti quelli che hanno subito e subiscono ingiustizie. Siamo stanchi di essere criminalizzati tutti, ognuno di noi ha una fede e cerca di onorarla e difenderla, siamo un mondo vivo, pieno di gioia e rabbia, ma sappiamo quali sono i valori da rispettare e ieri al tuo funerale l'abbiamo dimostrato, eravamo tutti li, fianco a fianco, senza rivalità, per salutare uno di noi un ragazzo che faceva sacrifici per la sua squadra del cuore, PER NOI..... LA VITA E' UN VALORE
ciao fratello ultras... da oggi canteremo anche per te.....
Cristian
lunedì 12 novembre 2007
Giustizia per Gabriele Sandri
Un altra vita se ne va, un altro giovane stroncato per la sua passione e per il suo attaccamento ad un ideale e ad una squadra del cuore.
Ma questa volta la storia è diversa, ha uccidere Gabriele è stata la polizia, che gli ha sparato un colpo mortale, senza un reale e giustificato motivo. Dalle prime notizie si è subito cercato di criminalizzare questo giovane ultras affibbiadogli falsi e pretestuosi appellattivi, perchè naturalemente gli ultras sono la feccia d'Italia, successivamente quando l'evidenza nn poteva essere nascosta chi di dovere si è trincerato dietro il muro della vergogna, giustificando il tutto come un TRAGICO ERRORE......ma questo ci fa incazzare ancora di più specialmente a me che credo fermamente nelle istituzioni, NON SI PUO' STRONCARE UN VITA PER UN ERRORE, non si può sparare per sedare una rissa, per lo più tra poche persone.
Da tempo ormai il mondo ultras viene tacciato di qualsiasi epiteto violeto, la repressione è massiccia e si cerca di colpire questi giovani anche con falsità inventate.
Tutti ci fermiamo davanti alla morte, ma è assurdo che lo sport si fermi per la morte di un poliziotto e non per l'uccisone di un tifoso, ancora una volta in Italia ci sono morti di serie A e morti di serie B
lunedì 5 novembre 2007
Palermo, catturati i boss Lo Piccolo
Salvatore e Sandro, padre e figlio, presi durante un "summitit" di mafia. Grasso: erano eredi di Provenzano.
PALERMO- Colpo ai vertici di Cosa Nostra. La polizia ha catturato in una villetta tra Cinisi e Terrasini, nel Palermitano, i boss latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Con i due, padre e figlio, sono stati presi anche i latitanti Gaspare Pulizzi e Andrea Adamo. I quattro, arrestati dagli uomini della «Catturandi» in una villetta tra Cinisi e Terrasini figuravano tutti tra i trenta maggiori ricercati d'Italia. Salvatore Lo Piccolo in particolare, latitante dal 1983, era ritenuto al vertice di Cosa Nostra palermitana. Dopo la cattura di Bernardo Provenzano infatti, avrebbe assunto il controllo dell'organizzazione criminale contendendo la leadership a Matteo Messina Denaro, boss latitante del Trapanese. E la conferma arriva dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso: «Salvatore Lo Piccolo - ha detto Grasso - in questo momento era l'unico in grado di raccogliere l'eredità di Provenzano e quindi era il vertice di Cosa nostra palermitana e stava tentando la scalata al vertice dell'organizzazione.
ADAMO E PULIZZI - Anche gli altri due capimafia catturati nell'operazione, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi, vengono indicati dagli investigatori come boss di prima grandezza. Adamo sarebbe il nuovo reggente del rione Brancaccio, tradizionale feudo di Cosa Nostra, mentre Pulizzi controllerebbe il paese di Carini.
IL BLITZ - Una quarantina i poliziotti della sezione «Catturandi» della Polizia di Palermo impegnati nella cattura dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, Gaspare Pulizzi e Andrea Adamo. I poliziotti dopo aver circondato la villetta nei pressi di Carini, per evitare la fuga dei ricercati che erano riuniti in un garage ed erano armati, avrebbero pure esploso alcuni colpi di pistola. Gli agenti della Catturandi hanno seguito due favoreggiatori dei boss (arrestati anche loro), che li hanno portati alla villetta. Qui è scattato il blitz. Nel covo sono state rinvenute armi e munizioni, denaro e documenti che sono al vaglio degli investigatori. Dentro un borsone poggiato su un divano, i poliziotti hanno trovato otto pistole. Tra queste una è in dotazione alle forze di polizia, l'altra ha la matricola abrasa e una terza ha il silenziatore. Nella casa sono state trovate numerose agende zeppe di appunti, soldi, e alcuni «pizzini» , che stavano per essere gettati nel wc della villetta dove è avvenuto il blitz. Gli investigatori sono riusciti a recuperarli mentre il capomafia Salvatore Lo Piccolo stava per disfarsene. Le indagini sfociate nella cattura dei Lo Piccolo sono state condotte dai pm Domenico Gozzo, Gaetano Paci e Francesco Del Bene. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo.
APPLAUSO LIBERATORIO - Un lungo applauso liberatorio ha accolto le vetture della Polizia sulle quali si trovavano i boss Lo Piccolo, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi all’arrivo in Questura a Palermo. Davanti agli uffici della squadra mobile c’erano centinaia di persone festanti per l’arresto.
ADAMO E PULIZZI - Anche gli altri due capimafia catturati nell'operazione, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi, vengono indicati dagli investigatori come boss di prima grandezza. Adamo sarebbe il nuovo reggente del rione Brancaccio, tradizionale feudo di Cosa Nostra, mentre Pulizzi controllerebbe il paese di Carini.
IL BLITZ - Una quarantina i poliziotti della sezione «Catturandi» della Polizia di Palermo impegnati nella cattura dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, Gaspare Pulizzi e Andrea Adamo. I poliziotti dopo aver circondato la villetta nei pressi di Carini, per evitare la fuga dei ricercati che erano riuniti in un garage ed erano armati, avrebbero pure esploso alcuni colpi di pistola. Gli agenti della Catturandi hanno seguito due favoreggiatori dei boss (arrestati anche loro), che li hanno portati alla villetta. Qui è scattato il blitz. Nel covo sono state rinvenute armi e munizioni, denaro e documenti che sono al vaglio degli investigatori. Dentro un borsone poggiato su un divano, i poliziotti hanno trovato otto pistole. Tra queste una è in dotazione alle forze di polizia, l'altra ha la matricola abrasa e una terza ha il silenziatore. Nella casa sono state trovate numerose agende zeppe di appunti, soldi, e alcuni «pizzini» , che stavano per essere gettati nel wc della villetta dove è avvenuto il blitz. Gli investigatori sono riusciti a recuperarli mentre il capomafia Salvatore Lo Piccolo stava per disfarsene. Le indagini sfociate nella cattura dei Lo Piccolo sono state condotte dai pm Domenico Gozzo, Gaetano Paci e Francesco Del Bene. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Morvillo.
APPLAUSO LIBERATORIO - Un lungo applauso liberatorio ha accolto le vetture della Polizia sulle quali si trovavano i boss Lo Piccolo, Andrea Adamo e Gaspare Pulizzi all’arrivo in Questura a Palermo. Davanti agli uffici della squadra mobile c’erano centinaia di persone festanti per l’arresto.
FUORI LA MAFIA... DAI PARTITI, DALLE ISTITUZIONI.... DALLA SOCIETA'
MEGLIO UN GIORNO DA BORSELLINO CHE CENTO DA CIANCIMINO
MEGLIO UN GIORNO DA BORSELLINO CHE CENTO DA CIANCIMINO
"Se la gioventù le negherà il consenso,
anche la onnipotente,misteriosa mafia,
svanirà come un incubo."
Paolo Borsellino
anche la onnipotente,misteriosa mafia,
svanirà come un incubo."
Paolo Borsellino
sabato 3 novembre 2007
Scherzo a Gianfranco Fini Atreju 05
Goliardata di Azione Universitaria a Gianfranco Fini, fatto qualche anno fa e andato in onda ieri sera a tetris su la 7
(by Il Siculo)
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