Per quanto riguarda Roma, sono docenti a vario titolo, i figli del Rettore de “La Sapienza”, Prof. Renato Guarini, del suo predecessore, Prof. Giuseppe D’Ascenzo e del Rettore di Tor Vergata, Prof. Alessandro Finazzi Agrò, nei medesimi atenei d’appartenenza dei genitori. Il Prorettore vicario e Preside di Medicina e Chirurgia I de “La Sapienza”, Prof. Luigi Frati, ha poi visto entrare come docenti nella propria facoltà, oltre ai figli, anche la moglie.
“Prendiamo atto di come la predisposizione per la carriera accademica sia un tratto ereditario molto marcato” dichiara Matteo Petrella, dirigente nazionale di Azione Universitaria “sarà bene comunque essere sempre certi che questo non penalizzi mai in nessuna misura le migliaia di laureati privi di un nome celebre che vorrebbero inserirsi nel mondo dell’università, possedendone meriti e capacità come traccia genetica originale, senza precedenti nel proprio albero genealogico”.
“Abbiamo sempre denunciato il baronato nelle università” prosegue Cristian Alicata, dirigente romano del movimento vicino ad Alleanza Nazionale “ la lobby dei professori universitari ha dimostrato la sua forza anche durante la riforma Moratti, ricordiamo tutti il Magnifico Rettore della Sapienza Prof. Guarini marciare con alcuni studenti, per salvaguardare lo status di professore dagli attacchi di una riforma troppo meritocratica. ”
L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto. (Goethe)
domenica 15 aprile 2007
Azione Universitaria sulla Parentopoli delle Università Romane
Dal 10 aprile, “il Giornale“ sta conducendo un’inchiesta sulle università italiane “a conduzione familiare”, dove in alcune facoltà ci si può imbattere in interi dipartimenti occupati da docenti tutti rigorosamente imparentati fra loro, con “vette” davvero strabilianti negli atenei del sud.
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